mercoledì 4 dicembre 2013

Fornovo (Vini di Vignaioli)


Si è svolta, come ogni anno, ad inizio Novembre Vini di vignaioli, una kermesse di produttori di vini che si rifanno al concetto di natura. Ho aspettato un mese a postare le mie impressioni per farle sedimentare e renderle meno emotive.
 Innanzitutto devo constatare che, pur avendo sempre un gran bell'impatto e un gran numero di espositori, ho notato un leggero calo di quantità e qualità degli stessi rispetto a due anni fa, quando visitai per la prima volta la fiera di Fornovo di Taro (PR). Il seguito di pubblico si conferma nella norma (un carnaio la Domenica...).
Di seguito alcune impressioni sui vini degustati.
Francis Boulard è un assiduo espositore alle kermesses di vino naturale e conferma la qualità media dei suoi Champagnes. Su tutti il Murgiers brut nature e Le rachais.
Conferme le ho avute dall'azienda marchigiana Maria Pia Castelli soprattutto dal rosato fresco e fruttato e dall'Erasmo Castelli Montepulciano in purezza nel quale incredibilmente il contributo del legno non è oppressivo cosi' come la caratteristica riduzione del vitigno è ampiamente sopportabile.
Sono rimasto molto impressionato dalla qualità dei vini dell'azienda siciliana Porta del vento a cominciare dal sorprendente metodo classico a base catarratto, fresco e caratteristico e dal Catarratto bianco fermo secco (versione classica, il bianco macerato non lo giudico perchè oramai ho una avversione conclamata per i bianchi prodotti con macerazione pellicolare). Sugli scudi anche i rossi da Perricone e Nero d'Avola.
Altra conferma da Fattoria di Bacchereto con il suo costante Carmignano e una delle migliori versioni di Vin Santo mai assaggiate.
Stefano Amerighi si conferma essere il miglior produttore di Syrah in Italia.
Ottimo il 2004 di quello che fu il Virè- Clessè (il produttore è uscito da tutte le aoc) di Vergè.
Di A vita ho apprezzato i Cirò rosato e il Superiore i più fruttati e equilibrati del lotto.
Favorevolmente impressionato dal Manzoni di Foradori che spicca in un lotto di vini di qualità elevata. Al banco di Elisabetta si presentava anche il sorprendente Ciso de I dolomitici da uve Lambrusco a foglia frastagliata.
Infine la bellissima gamma dei vini presentata da Cà de noci, azienda emiliana che lavora uve Spergola e Lambrusco con risultati a dir poco eccezionali. Lo spergola brut è un dei migliori spumanti italiani che abbia avuto modo di degustare, con il suo colore profondo, un fruttato intenso, una freschezza infinita e un finale da grande spumante. Delizioso anche lo Spergola frizzante, il rosso Sottobosco da uve Lambrusco, Sgavetta e malbo gentile. Per chiudere in dolcezza l'Aresco da Moscato, Malvasia e Spergola che è un passito di rango. Chapeau a questa azienda che produce vini fantastici in una zona considerata poco vocata.

                                               (Foto tratta da sito Ca' de noci)

giovedì 31 ottobre 2013

RENOSU ROSSO DETTORI

Che Alessandro Dettori sia uno dei vitivinicoltori più talentuosi del panorama enoico italiano ormai è fuori di dubbio .
 La cosa che gli è sempre mancata è il "prodottino" di buon rapporto qualità-prezzo da bere tutti i giorni (o quasi) per far conoscere il suo stile unico senza dover sborsare cifre impegnative per un neofita. 
Questo deficit di produzione è stato colmato con i prodotti definiti "Renosu" bianco e rosso, trovabili in enoteca a meno di 8 euro, realizzati con gli "scarti" delle selezionatissime uve utilizzate per produrre gli altri vini aziendali. Ho avuto modo di bere il rosso, figlio di annata e di un mix di uve non dichiarati (probabilmente con una prevalenza di cannonau) e l'impressione è stata molto buona.
 Superate, con l'ossigenazione, alcune note ossidative sia al naso che in bocca, quello che stupisce è l'equilibrio gustativo e la freschezza di un vino che ha un importante grado alcoolico (13,5 dichiarati).
 Bel frutto espressivo e qualche nota animale nel corredo olfattivo e finale lungo in bocca completano il profilo di un vino da consigliare senza esitazione.


venerdì 25 ottobre 2013

CHI SONO

Leonardo Di Zanni.
Nato nel 1967 a Milano, ho formazione tecnica agraria.
Per 10 anni mi sono occupato di televisione in qualità di operatore di ripresa per svariate produzioni come libero professionista e come dipendente per Telelombardia, Rete A e RAI nel centro di produzione di Milano.
Nel 1998, assecondando la mia passione per il cibo e per il vino, ho aperto con la mia compagna Ornella l'osteria del torchio a Lecco, esperienza che è durata 13 anni.
Chiusa l'osteria ho incominciato a lavorare come responsabile di sala nel ristorante la Goletta e successivamente in qualità di sommelier nel ristorante stellato Mistral all'interno del Grand hotel Villa Serbelloni a Bellagio (CO).
Nei periodi in cui l'hotel è chiuso mi occupo di formazione e consulenza in campo vinicolo.


martedì 22 ottobre 2013

Proposito

E' passato un po' di tempo da quando ho avuto l'idea di creare e curare questo blog. In effetti il proposito è rimasto tale per tanto tempo dato che gli impegni di lavoro durante la stagione (ricordo a chi non mi conosce che di lavoro principale faccio il sommelier al ristorante Mistral di Bellagio), non mi consentono di avere molto tempo per scrivere di vino. Da oggi il proposito vuole e deve diventare azione e, mi impegno a implementare il blog con considerazioni su quanto ho bevuto, su locali che ho visitato o su persone di vino che ho incontrato. Per una questione di pudore e di rispetto per le persone che lavorano, parlerò solo di ciò che mi piace (cosa che peraltro faccio già su trip advisor). Non vorrei mai farmi prendere la mano da una sensazione del momento da una mia indisposizione o da una antipatia personale. Forse è una posizione "cerchiobottista" ma troppe volte ho visto il lavoro di professionisti rovinato da recensioni  parziali e poco circostanziate.
Spero che questo lavoro possa piacervi e che possa essere utile ad appassionati e addetti ai lavori che condividano la mia passione per il Vino.

martedì 7 febbraio 2012

Incipit


Incomincio a scrivere questo blog enunciandovi qual è la mia idea di vino.
Innanzitutto la definizione scientifica: si definisce vino una bevanda alcolica fermentata ottenuta dalla fermentazione totale o parziale del frutto della vite (vitis vinifera);l’uva.
Per sintetizzare in poche parole quella che è la mia idea di vino utilizzerò il motto coniato da Carlin Petrini di Slow Food:”Buono, pulito e giusto”.
Il vino deve essere buono,deve essere gradevole al naso e al palato e non deve avere sentori fastidiosi. Non potendo oggettivare ciò che è gradevole e ciò che non lo è risulta difficile oggettivare la degustazione del nettare di Bacco.
A mio modo di vedere, con l’esperienza si può arrivare a capire se un profumo o una caratteristica del sapore sono in sintonia con la zona di provenienza,con l’annata di produzione, con la tipologia di uva utilizzata e con il metodo di vinificazione del produttore.
Il vino deve essere pulito,non deve contenere residui chimici dannosi per la salute,dovrebbe provenire da una viticoltura naturale,il più possibile rispettosa dell’ecosistema.
Il produttore dovrebbe rispettare la materia prima, non utilizzando in cantina additivi chimici(che peraltro,spesso,sono consentiti dalla legge). Mi trovo concorde con chi richiede che anche i produttori di vino siano obbligati a riportare in etichetta gli “ingredienti” utilizzati per fare il prodotto.
Il vino deve essere “giusto”, avere un prezzo adeguato al lavoro delle donne e degli uomini che lo hanno prodotto e, in questo senso,a mio modo di vedere,è più giusto premiare i vitivinicoltori contadini che passano il loro tempo in vigna e che,in cantina,non usano mezzi tecnologici i quali (spesso) vengono utilizzati per velocizzare processi che hanno bisogno di tempo e sapienza contadina.
Per questo, nelle prossime settimane, vi presenterò produttori di vino,zone vinicole e carte dei vini, in sintonia con questa filosofia.